CREANDO LEGGENDO 2010
V FIERA DELL'EDITORIA PER BAMBINI
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Creando Leggendo 2010
Vetralla, Scuola Primaria
23 aprile ore 21.00


“Il libro e i corti”,
proiezione di cortometraggi sul tema letterario con la presenza degli autori:
Roberto Creton, Fabio Nardelli, Caterina Genta, Marco Schiavoni (Officina Culturale della Tuscia)



Il manuale del piccolo ecologista
cortometraggio educativo a cui, in futuro, verrà allegato al piccolo libro che l'Officina Culturale della Tuscia realkzzerà.
Breve manuale in video per contribuire ad un mondo più pulito
durata 5 minuti



Il Maleficio della Farfalla
liberamente tratto da "El maleficio de la mariposa" di Garcia Lorca
GENERE : film cortometraggio (girato in digital video)
durata 14'30"
Regia CATERINA GENTA
con
GIACOMO ROSSELLI
PAOLO RICCHI
TIZIANA TIBERIO
ILARIA GELMI
DAINA PIGNATTI
CAMILLA ROSSELLI
STEFANO SARTORE
EUGENIA AMISANO
CHRISTIANS DONVITO
LAURA MONTANARI
CATERINA GENTA

SINOSSI : "Signori, la commedia alla quale state per assistere è modesta e inquietante; è la povera commedia di chi volendo graffiare la luna graffia invece il proprio cuore". Uno scarafaggino poeta si innamora di una farfalla ferita;ma è un amore impossibile.


Uno sguardo alle cose di altrove...
Liberamente tratto dal romanzo "Cristo si è fermato ad Eboli" di Carlo Levi
di Roberto Creton
mudica di Fausto Razzi
produzione Studio Kaleidos
durata 16 minuti

In modo quasi impercettibile suoni, rumori, versi animali e confusi frammenti del dialetto locale, accolgono i visitatori negli spogli ambienti della casa che fu abitata da Carlo Levi.

Sulle nude pareti dei tre ambienti lentamente si materializza questa visione che vuole trasmettere il senso unico di un'esperienza che è stata forte testimonianza di quella condizione contadina caratterizzata da immobilità secolare, ignoti linguaggi, fatiche, miserie, animali e magia.

Gli scritti, i quadri e i componimenti poetici, riferiti o riferibili a quel periodo, insieme alla fotografia ed alla tecnica video, sono i mezzi espressivi attraverso i quali viene offerta una memoria suggestiva di quell'esperienza.


Scompiglio
durata 13 minuti

Premio opera Imaie terza edizione

Titolare della sovvenzione IMAIE Giacomo Rosselli
Titolo opera/progetto SCOMPIGLIO dal racconto di Antov Cechov
Genere cortometraggio digitale  Durata opera 13 minuti
Artisti Soci Imaie Partecipanti: Francesca Ventura, Giacomo Rosselli, Claudia Vegliante, Renato Cestie’
Artisti
Caterina Genta, Paolo Ricchi, Ilaria Falini, Camilla Rosselli e Pino Delle Chiaie, Anna Schiavoni, Maria Teresa Stampiggioni, Myriam Jacomini e Elio De Feo
costumi Bice Minori, trucco e acconciature Cinzia Caporali
sceneggiatura di Giacomo Rosselli, Caterina Genta e Marco Schiavoni
fotografia, montaggio e musica originale di Marco Schiavoni
regia Caterina Genta
violino Prisca Amori, viola Claudio Ugolini, violoncello Gabriele Bonolis, pianoforte Marco Schiavoni
con il patrocinio del Comune di Vetralla,  Assessorato alla Cultura

Partecipazione a manifestazioni
distribuito attraverso il sito di studio zobit
presentato in anteprima a Palazzo Zelli, Vetralla (VT) con il sostegno del Comune e dell'Accademia della Tuscia
proiettato, fuori concorso, al Festival Internazionale SanGiò di Verona 2008

Sinossi
Una città russa, fine ‘800. Mascenka, l’istiturice della piccola Katiuscia, torna a casa dopo una passeggiata. Ma è stata rubata una spilla! La servitù è nervosa. Sono stati invitati a pranzo i coniugi Mamikov, e Fedossia Vassilievna, la padrona di casa, ha messo a soqquadro la casa, perquisito tutta la servitù e sta frugando nei cassetti dell’istitutrice, che la sorprende. Mascenka è profondamente offesa e immagina di essere processata ingiustamente. Decide di andar via per sempre. Ma chi avrà rubato la spilla?
Il corto, girato interamente in costume, è stato successivamente trattato per trasformarlo in un film in bianco e nero, muto, con il solo commento musicale e dei suoni.

Sito Web/contatti : www.scompiglio.net ___caterina.genta@libero.it ___studiozobit@libero.it

Fermare il Mondo
videoclip musicale  - cortometraggio  della band romana UNIPLUX
ispirato al Libro di Carlos Castaneda "Fermare il Mondo"

durata 12 minuti

soggetto FABIO NARDELLI
sceneggiatura FABIO NARDELLI / MARCO SCHIAVONI
aiuto regia EMANUELA MONDIELLO
regia  MARCO SCHIAVONI
 
interpreti

PROLOGO
tossicodipendente : RANI BARAZI
dottoressa (overdose) : ALESSANDRA NUCCI
dottor Nardelli : FABIO NARDELLI
direttore sanitario : FABRIZIO PASSERINI
dottoressa clinica : LAURA DE ANGELIS
altra dottoressa : MARINA ROSSINI
pusher : GIANNI SAVARESE
passante : ENRICO COSIMI
passante : ROSARIO GUERCIO
voce della radio : ANTONELLA VOCE

SOGNO MESSICANO
lo sciamano  : HAL YAMANOUCHI
curanderos : FERNANDO CAPUTO
curanderos : ANTONIO CINELLI
curanderos : RANI BARAZI

UNIPLUX
FABIO NARDELLI : voce e chitarra
GIANNI SAVARESE : basso elettrico
ALESSANDRO CUSTODIA : batteria

un ringraziamento a CARLOS CASTANEDA & KEN RUSSELL

produzione video studio ZOBIT Digital Video MiniDV
 
"FERMARE IL MONDO" testi, musiche e arrangiamenti FABIO NARDELLI

cortometraggio prodotto da : Fabio  Nardelli, Gianni Savarese,
Studio Zobit di Marco Schiavoni.

FERMARE IL MONDO
 L'esoterismo dello sciamano indio don Juan Matus può essere letto come un rifiuto del colonialismo culturale e religioso ispanico-cattolico, imposto alle popolazioni indigene del Centro America. Carlos Castaneda va alla ricerca delle radici esoterico-culturali ed etnologiche dell' antico Messico pre-colombiano, indicando un' alternativa alla drammatica condizione omologante ed alienante dell' uomo occidentale moderno. Fermare il mondo è il tema centrale del libro "Viaggio a Ixtlan".  I discussi libri di C.Castaneda resero popolare tra i giovani degli anni settanta ciò che gli antropologi, gli psicologi culturali, gli studiosi di storia delle religioni già conoscevano da tempo, ossia il ruolo e gli effetti di alcune sostanze allucinogene naturali nelle cosiddette culture dell'estasi. "L'Ekstasis" si configura come liberazione dell' anima dalle costrizioni della mente. Uno stato di coscienza in cui l'anima s' incontra con l' essenza spirituale del mondo in una regione mai visitata della mente. Estasi quindi, come esperienza archetipica indicibile, confinata nell' arte e  nella poesia, che può essere avvicinata solo vestendola di immagini. La diffusione delle conoscenze relative all' uso dei funghi allucinogeni e del peyote presenti in molte tradizioni degli indiani  d' America renderà popolari molti aspetti di una cultura esoterica dimenticata; una tradizione spirituale che i film western hollywoodiani non avevano mai raccontata. Per molti giovani studenti dei campus universitari degli Stati Uniti sarà una scoperta e una rivelazione, ulteriore stimolo per  l' ideologia della controcultura degli Hippy per rifiutare la razionalità tecnologica ed alienante  "Dell' uomo a una dimensione"!!! Solo che molti di loro suggestionati da un certo esotismo ingenuo ed imitativo, lontani anni luce dai complessi mondi magico-religiosi della tradizione india, useranno le droghe allucinogene nel vuoto simbolico ed immaginativo e in assenza di un contesto rituale protettivo e di guida. Per cui il viaggio psichedelico privo di radici, sfocierà "nell'Horror trip" più che nell' illuminazione interiore. I "figli dei fiori" risultarono doppiamente sconfitti:  sia dall' industria culturale capitalista, che trasformerà in moda la loro ideologia trasgressiva, sia dagli effetti talvolta devastanti e deludenti delle droghe. Non solo, ma nei decenni successivi la massiccia diffusione delle droghe sintetiche ( eroina, anfetamina, ecstasy...) nelle società neocapitaliste rappresenterà una potente forma di controllo sociale e di annichilimento per tutte le successive generazioni di giovani che si ribelleranno ad una società controllata da Lobbies di adulti fondate sul profitto e sul potere delle mega-imprese. 
  Il soggetto del cortometraggio "Fermare il mondo" parte da queste premesse, ed è tratto da  un' esperienza autobiografica del Dr. Fabio Nardelli ( psicologo e musicista ). Il suo lavoro alienato ed alienante, prestato in diversi "sedicenti" centri di recupero per tossicodipendenti, dove ben lungi dal risolvere i veri problemi di fragilità psichica e sociale dei pazienti, si cerca di sostituire all' uso delle droghe altre forme di dipendenza ( emotiva, culturale, ideologica, religiosa...) creando nella migliore delle ipotesi, delle personalità autoritarie e più rassicuranti per l' ordine prestabilito; il tutto con grossi guadagni, più o meno leciti, da parte di chi gestisce tali centri di recupero sulla pelle dei tossicodipendenti e con il danaro pubblico!!!
  In ultima analisi siamo di fronte ad una situazione paradossale: le società neo-consumiste creano le premesse e la predisposizione alla dipendenza da droghe e altro ( fumo, alcool, cibo, gioco d' azzardo,videogiochi, feticismi vari...) per poi "medicalizzare il problema", fingendo di curare le persone "malate"( e anche cattive) alimentando il ciclo produttivo , ma senza intaccare alle radici le con-cause psicosociali  latenti del fenomeno, mantenendo lo status quo sociale ed economico.
Il circolo vizioso si chiude su se stesso, senza possibilità di autentico "cambiamento", e questo spiega la diffusione sempre maggiore dell' uso di vecchie e nuove droghe nelle fasce più deboli e marginali (ma non solo) della popolazione, soprattutto di quella giovanile.