SAN VITO ROMANO: CITTÀ E STORIA

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Giornata di studi San Vito romano: Storia e città
sabato 12 giugno 2010, ore 10,30
Nella Sala Conferenze del Comune di San Vito Romano, Via Borgo Mario Theodoli n. 34, San Vito Romano (RM)

Programma

ore 10,30                    Indirizzi di saluto          (chairman  Amedeo Rossi )
Luigino Testi (Presidente IX Comunità Montana del Lazio dei Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani, Prenestini, Sindaco di Casape)
Amedeo Rossi (Sindaco di San Vito Romano)
Giuseppe Salinetti  (Sindaco di Castel Madama)
Franco Fiore (Vice sindaco di San Vito Romano, delega Cultura, pubblica istruzione e sport)
Lorenzo De Paolis (Assessore ai Lavori Pubblici, Comune di San Vito Romano)
Donato Tamblé (Soprintendente Archivistico per il Lazio)
Luca Leonori (Direttore didattico Istituto Quasar, University of Design, Roma)
Giovanni Theodoli (Marchesi in San Vito)
On.le Guido Milana (Europarlamentare)

ore 11,30                    Interventi                     (chairman Alessandro Camiz)

Donatella Fiorani (Sapienza Università di Roma) Il restauro dei SS. Sebastiano e Rocco e i
problemi di conservazione del centro storico

Gabriele Farre (Scuola di specializzazione in Restauro dei monumenti, Sapienza Università di Roma) Prospettive integrate per l'impiego del fotovoltaico nel recupero dei centri storici

Silvia Peppoloni (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) Il paesaggio geologico di S. Vito Romano

Alfonso Pascale (Rete Fattorie Sociali) L'agricoltura sociale: un nuovo modello di welfare per un Comune rurale

Franco Paolinelli (Associazione SAP: Silvicultura, Agrocultura Paesaggio) La domanda di ruralità e il terziario rurale a S. Vito romano.

ore 13,30                    Pausa pranzo
ore 15,00                    Interventi                     (chairman  Luca Leonori)

Alessandro Camiz (Sapienza Università di Roma, presidente ISCUD) Il workshop internazionale di progettazione sostenibile in area archeologica a Castel Madama nello spirito dell'Agenda 21

Claudio La Rocca (Archeologo, Roma) Brevi cenni sul territorio di S. Vito in età romana

Albertina Ronci (Master di Architettura Arte Sacra e Liturgia - Ateneo Pontificio Regina Apostolorum) Le edicole votive di San Vito romano e del suo territorio: storia dei culti popolari

Sebastiano Russo (Architetto, Tivoli) Il catasto gregoriano

Paolo Carlotti (Politecnico di Bari) Il piano particolareggiato del centro storico di Pico Farnese

Ricerche degli studenti e delle studentesse del Corso di Storia dell’architettura, dei giardini e del design a.a. 09-10, Habitat Design 1, Istituto Quasar, University of Design, Roma

Giovanni Maria Izzi, Lucilla Zampa, Riccardo Proietti, Valentina Paiola, Il borgo Theodoli di San Vito Romano (1649)

Alessandro Antinori, Lavinia de Grimani, Domenico Pisano, Il cimitero di San Vito Romano

Giorgio Filipponi, Giulio La Rocca, Valerio Gasparri, Luigi Bruno, Vittorio Zanni, Porte, portoni, finestre e balconi di San Vito Romano

Claudia Basso, Denise Trombino, Le processioni religiose a San Vito Romano.

Lo studio approfondito, secondo una metodologia consolidata, dei piccoli centri storici della Provincia di Roma e del loro paesaggio, costituisce un tema importante che consente di anteporre la necessaria lettura scientifica del contesto urbano e rurale e delle relative fasi formative a qualsiasi progetto di trasformazione. Il caso di San Vito Romano, ancora poco studiato in letteratura, costituisce un valido esempio di insediamento urbano caratterizzato da fasi insediative distinte e leggibili con una certa chiarezza. I diversi tessuti urbani che si attestano su percorsi antichi e barocchi sono senz’altro un mirabile esempio per la storia dell’urbanistica e dovrebbero essere studiati con il rigore metodologico necessario.
La serie delle giornate di studio sanvitesi si apre con questa prima iniziativa fondativa, il cui obiettivo è soprattutto quello di avviare un percorso di collaborazione scientifica a culturale tra il Comune, l’Università e gli altri soggetti istituzionali coinvolti. I cosiddetti “piccoli” centri storici della provincia di Roma sono in realtà una enorme risorsa culturale e costituiscono con i loro Beni Culturali materiali e immateriali un capitale sociale unico al mondo che dobbiamo cominciare a valorizzare, tutelare, restaurare e studiare prima che uno sviluppo urbanistico ed edilizio incontrollato ne obliteri per sempre la memoria storica.

“La memoria, alla quale attinge la storia, che a sua volta la alimenta, mira a salvare il passato soltanto per servire al presente e al futuro. Si deve fare in modo che la memoria collettiva serva alla liberazione, e non all’asservimento, degli uomini.”
Jacques Le Goff, Memoria

A cura di Alessandro Camiz
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