DOMENICO BIRELLI, L'ULTIMO DEI MOHICANI IN TERRA DI TUSCIA

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L'ULTIMO DEI MOHICANI IN TERRA DI TUSCIA

Domenico Birelli si racconta

Sabato 11 maggio 2013 ore 17.30

Museo della Città e del Territorio

Via di PortaMarchetta, 2 Vetralla

In duetto con Antonello Ricci,
Domenico Birelli si racconterà, narrerà e reciterà,
sabato 11 maggio nel pomeriggio,
nella cuore della sua Vetralla,
ospite di Ghaleb editore
e del Museo della Città e del Territorio.

Un'infanzia incantata e dura, avventurosa come una fiaba dei fratelli Grimm, su e giù per i sentieri della selva di Monte Fogliano, alla scoperta di acque meravigliose e indispensabili, cunicoli segreti, apparizioni di fantasmi e sogni di tesori mai ritrovati. Un toponimo, I Casacci, che è già un racconto.

Gli anni della maturità poi, tra rischi di vita e ardore professionale, spesi in nostalgiche battute di caccia ma soprattutto a portare ovunque progresso e modernità, con la corrente elettrica: dai poderi della Maremma bonificata alle miniere sul monte Amiata; dal desolato agro romano, tra Civitavecchia e Maccarese, alla Tuscia viterbese.


Con il progresso però, anche quel consumismo che sarà pure stato benessere ma che soprattutto fu cancellazione: di ogni senso della tradizione, della storia, della memoria.

Il ritorno alla natia Vetralla infine, ai Casacci dell'amorevole ricordo familiare. E una vecchiaia alacre, nel segno di una passione feconda quanto inattesa per il racconto di vita, per il verso poetico e la scrittura in prosa.

Così che Domenico Birelli è oggi, davvero, l'Ultimo Casaccio, l'ultimo dei Mohicani in terra di Tuscia. Domenico-Cingackook. Perché ciò che lui sa, tra breve, non lo saprà nessuno più. Nomi senza più cose da evocare. Cose-relitto, orfane di nomi: fiori, alberi, insetti, bestie, lavori, trappole di caccia, storie dell'invisibile, tecniche di allaccio: la memoria di Domenico non è semplice nostalgia in soggettiva, ma preziosa sapienza solitaria di un ordine arcaico e genuino del mondo. Mondo che fu feroce povero impietoso affamato quanto si voglia, ma umano. Mondo del cui ricordo ci ostiniamo a voler far tesoro.

In duetto con Antonello Ricci, Domenico Birelli si racconterà, narrerà e reciterà, sabato 11 maggio nel pomeriggio, nella cuore della sua Vetralla, ospite di Ghaleb editore e del Museo della Città e del Territorio.

Il biglietto? Al solito, l'acquisto di un libro a scelta dal catalogo ghalebiano.

Domenico Birelli nasce a Vetralla in località I Casacci nel 1929. Secondo di tre fratelli, Aldo e Mario, sarà presto orfano di padre nel 1943. Di origini contadine, presterà il suo lavoro dipendente presso la Società Romana di Elettricità, in seguito ENEL, con varie mansioni. Medaglia d'argento per fedeltà al lavoro, è collocato in pensione dal 1988. Nel 1991 gli viene conferita l'onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Ex-cacciatore ed esperto conoscitore di boschi, ha pubblicato finora L'ultimo Casaccio (2005) e Monte Fogliano (2010), entrambi per i tipi di Davide Ghaleb editore.