A SPASSO CON I RACCONTI DI ANTONELLI RICCI

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Pensa al Genius Loci, amico mio... Gli uomini lo sfregarono dalla lampada magica della storia ed esso rivelò al mondo che ormai, per noi moderni (cittadini troppo spesso inconsapevoli, turisti troppo spesso frettolosi) non c'è più viaggio nello spazio che non sia anche, e soprattutto, viaggio nel tempo. Sei a Zaira, mio caro, ma potresti essere ovunque. a Viterbo, per esempio.

A SPASSO CON I RACCONTI DI
ANTONELLO RICCI
Prima tappa – Viterbo paradossale


venerdì 31 maggio – ore 19.45
appuntamento: Azienda Mario Matteucci
ponte di Paradosso – VITERBO

Con la partecipazione di
Alfonso Prota

Iniziativa a cura di
Paper Moon, agenzia viaggi e T.O.

in collaborazione con
associazione culturale La Banda del Racconto
e Davide Ghaleb editore

Chi sa, fa.
Storie di oggetti e di artigiani.
Di maestri e di discepoli.
Storie di mani che sanno.
O meglio: che sapevano.
Storie di un'Italia cresciuta male e troppo in fretta: dal trapassato prossimo del mondo contadino a un presente remoto di consumismo e omologazione.
Lungo una strada dritta e senza fine, da dove non si torna indietro, mai più.
Gremita di cose belle nuove comode suadenti, sulle quali però il tempo scivola via senza lasciare tracce di vita, ricordi o amore.
Mentre nessuno sembra voler più ascoltare storie.
Di Pier Paolo Pasolini, per esempio, che cantò la fine di un'idea dell'uomo perduto nell'infinita prigione di grano o ulivi, assorto a un suo piccolo lavoro, con un cavallo innamorato di lui.
Poi Brancaleone-Gassman – che giunge al secondo cavalcone – e la storia dei due Mario (il regista Monicelli, il fiscolaio viterbese Matteucci).
Poi altre bagattelle.
Donne dal medioevo a mollo nel Bulicame dantesco (le pettatrici della canapa o le peccatrici della carne? Le peccatrici della canapa e le pettatrici della carne!).
E certi giovani, abili a rubare con gli occhi il mestiere ai grandi che insegnano loro, in silenzio, per via di solo esempio.
E infine i personaggi: il padre di Tino Faussone (La chiave a stella di Primo Levi), che non tanto lavorava per vivere quanto viveva per lavorare; Renzo Anselmi, viterbese doc, impastato nel peperino delle generazioni; la sartina-contadina di Maremma, Luciana Bellini; il Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello. E tanti altri ancora.

Programma. L'appuntamento è per venerdì 31 maggio ore 19.45 presso l'azienda di Mario Matteucci a Viterbo, ponte di Paradosso. Mario ci intratterrà con i suoi racconti di lavoro, assaggeremo il suo olio, ammireremo gli oggetti e le macchine della sua collezione di canapaio e oliaro. Alle 20.30 ci sposteremo nel vicino ristorante del Paradosso per una degustazione. Insieme mangeremo pietanze cucinate secondo vecchie ricette e berremo vino prodotto nella nostra terra. Alle 21.30 ci muoveremo per una passeggiata/racconto in compagnia di Ricci e Prota per strade, vicoli e piazze di Pianoscarano.

Quota. La quota pro capite è di 20,00 €. Include cena/degustazione a buffet, bevande comprese, e passeggiata/racconto per le vie del centro storico. Bambini fino 6 anni: gratuiti; fino a 12 anni: 10,00 €.

Per chi desiderasse prendere parte alla sola passeggiata, la quota prevista è di 10,00 € e l'appuntamento è fissato per le 21.30 presso il ponte di Paradosso.

Info 333/7142185 - Paper Moon, agenzia viaggi e T.O