Non si è fatta schiacciare l’anima e il pensiero Teresa Blasi, che una gran parte di vita l’ha vissuta. Lei continua a intravedere la bellezza di quanto ha vissuto e a tenere sveglia la compassione per le figure amate e le figure amiche del presente e del passato. [...]
[...] La vita di Teresa Blasi è svolta per intero nel paesaggio vario di colline e laghi della Tuscia, e nella Maremma. Poesia e natura si intrecciano, si scambiano il punto di vista e nella trama del visibile affiorano lacerti del passato, quello che è invisibile.
Nasce dalla poesia di altri poeti la poesia apparentemente semplice e incantata di Teresa, che curva sapiente e gentile sulle parole altre nella quieta ricerca dell’interlocutore, e così facendo non smette di tenere viva “la spola dell’intesa”.[...]
(dalla prefazione di Gabriella Sica)
Le poesie di Teresa Blasi potrebbero essere definite poesie del ricordo, ma la vera memoria su cui fa leva l’autrice è quella in cui il ricordo si connatura strettamente con l’essere fino a divenirne irrinunciabile condizione d’esistenza.
La poesia di Teresa Blasi è anche una poesia dei luoghi. Luoghi intimi che forse sono la manifestazione stessa della spititualità dell’autrice,una loro estrinsecazione visiva.
Le parole sono volte a una estrema, quanto tangibile semplicità e pulizia, la mancanza di forme mistificate e artefatte è uno dei grandi doni della sua scrittura.
Una poetica fresca, specchiabile, onesta.
Matteo Leombruno
Presidente della Fondazione Mario Luzi
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