FULVIO FERRI - OLIO E RICORDI IN CUCINA
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Introduzione di Fulvio Ferri
L'idea di scrivere questo libro non è stata quella di riferirsi banalmente alle ricette della nonna: però la mia aveva una trattoria nella quale mia madre Maria a soli 12 anni, nel 1924, già serviva a tavola e dove mangiò D.H. Lawrence. Fin da bambino osservavo la nonna Agnesina (1889-1969) quando tirava fuori dal cassetto di un grande bancone protetto da una griglia di legno, il libro di cucina foderato con il giornale per proteggerlo dalle immancabili macchie d’unto. Il libro veniva consultato per le grandi occasioni. Era motivo di curiosità e gioia per me avendo la sicurezza di avere un piatto speciale. Di quei ricordi ho cercato, dopo tantissimi anni, di farne un riassunto riproponendo solamente alcune ricette “rivisitate”, molto semplici ed a base esclusivamente d’olio extra vergine d’oliva di Vetralla.
Come il lettore scoprirà, non faccio cenno ai “volatili” perché non mi piacciono. Il mio rifiuto è legato ad un' altra storia che illustrerò in seguito, insieme al ricordo del cenone di Natale preparato dalla nonna Agnesina per 30 persone riunite nella “grande” cucina davanti al “grande” camino. L'olio extra vergine non ha certo bisogno di spiegazioni: il suo uso era conosciuto dagli Etruschi, dei quali siamo discendenti in questa zona. Ancora prima la mitologia racconta che la sfida per il possesso dell'Attica, fra Poseidone e Pallade Atena vide vincere quest'ultima che riuscì a far nascere un ulivo sull'Acropoli di Atene. E proprio all'ombra di un ulivo nacquero ad Efeso gli dei Apollo e Artemide. Saranno stati gli dei a circondare Vetralla con gli alberi d'ulivo?