INIZIATIVE PRO FORO CASSIO
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S.Maria di Foro Cassio, la chiesa ricca di storia ed ancora decorata con affreschi pregevoli, luogo di “sosta”  su una delle vie di pellegrinaggio più frequentate che dal nord Europa porta a Roma, la via Francigena, tornerà, nei prossimi anni a vivere come centro di cultura e di aggregazione.
A seguito della petizione portata avanti dal comitato “Salva Foro Cassio”,  sostenuta dal Comune di Vetralla ed in modo particolare dal Sindaco Massimo Marconi e dall’Assessore alla cultura Luca Mancini,  e consegnata il 2 giugno 2007  alla Regione Lazio, è stato raggiunto il primo obiettivo finanziario di un milione di euro per dare avvio, prima di ogni cosa, ai lavori di recupero del monumento.
Il 30 novembre 2007 il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Lazio e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno siglato il quarto atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di “Beni e attività Culturali” dove compare lo stanziamento per S.Maria di Foro Cassio
Ad un anno di distanza dalla consegna della petizione, il 2 giugno 2008, il Comitato insieme all’ente locale si è nuovamente incontrato sul sito di S.Maria per sottolineare l’impegno ed il coinvolgimento dei cittadini che nel “Progetto S.Maria di Foro Cassio” vedono un importante momento di rilancio e valorizzazione del territorio vetrallese.
La burocrazia ha i suoi tempi, ma i lavori cominceranno molto presto secondo le linee progettuali e la vigilanza della Soprintendenza ai Beni Architettonici e dei Beni Archeologici, con la collaborazione della Commissione Tecnica del Comitato;  è forse la prima volta che in questo Comune si tenta un dialogo tra Ente locale e cittadinanza, una prassi comune in molti centri dell’Italia centro-settentrionale dove il pensiero degli abitanti e degli enti di cultura, e non solo quando si va a votare, conta qualche cosa.
D’altronde è solo una costante conoscenza e divulgazione che può far crescere una coscienza civica condivisa; lo dimostrano, ad esempio, i primi pellegrini che stanno passando per il centro storico di Vetralla, seguendo i cartelli della via Francigena appena collocati recentemente lungo il tratto vetrallese del percorso. La fatica e l’entusiasmo del viandante che percorre le vie del Borgo, e che può godere così di un momento di ristoro nelle strutture ricettive della città, rappresenta per la comunità non solo un momento di scambio di culture ma l’eco di una risonanza che va oltre frontiera. Coloro che intraprendono un cammino di fede o di avventura sono dediti alla trasmissione orale; la gentilezza, l’ospitalità, la cultura di un popolo si misura , da secoli, attraverso i diari di questi viaggiatori. La divulgazione delle bellezze culturali, della bontà e originalità dei prodotti passa, quindi, anche attraverso questi canali ed a volte, come è successo per il cammino di Santiago, i percorsi diventano un vero e proprio patrimonio economico e di eccellenza di un territorio.
Vetralla ha queste potenzialità e , dopo anni di chiusura e di sordità ai numerosi appelli che da diverse parti sono stati lanciati, il suo territorio sarà finalmente valorizzato per le bellezze che racchiude e la bontà dei suoi prodotti agricoli.

Elisabetta De Minicis