Ischia di Castro è il paese che all’inizio del XIX secolo accolse i residui di una colonia albanese giunta in terra castrense nel 1756 cui fu concessa l’enfiteusi delle tenute del Castello di Pianiano. Le due famiglie che s’integrarono nel tessuto sociale, economico e politico della Ischia ottocentesca furono tra le poche superstiti delle trentanove partite dalla Diocesi di Scutari e salpate dall’attuale Dubrovnik; una buona percentuale di ischiani porta il sangue degli albanesi Sterbini e Mida. Questa ricerca, oltre a raccogliere i frammenti rimasti della “Pianiano arbereshe”, ripercorre l’epopea e l’integrazione di avi originariamente alloglotti all’interno della comunità paesana; non più da marginali ma da possidenti terrieri pianianesi quali si presentarono alla Ischia di inizio Ottocento.