Nel 2016 è stato indetto l’”Anno del Cinema- Viterbo città del mare – Tuscia terra di Orson Welles, Pasolini, Fellini”. Promotori il quotidiano online Tusciaweb, l’Università della Tuscia e il Tuscia Film Fest, con il patrocinio del Comune di Viterbo e la collaborazione di Antonello Ricci e la Banda del Racconto. Il titolo è presto svelato: Viterbo dista dal Tirreno circa 50 chilometri, ma Orson Welles in “Otello” e Fellini ne “I Vitelloni” fanno della città dei Papi un posto di mare. Il regista statunitense lo usa come sfondo per la loggia di Palazzo dei Papi, mentre il maestro di Rimini come sbocco di Corso Italia. E quindi, secondo gli ideatori, se lo hanno decretato due giganti del cinema, l’immagine diventa reale e va valorizzata. L’idea di fondo è semplice e allo stesso tempo affascinante: riscoprire i luoghi che hanno affascinato fior di cineasti e farli diventare uno dei traini del definitivo lancio turistico della Tuscia viterbese. Del resto, come scrive il direttore di Tusciaweb Carlo Galeotti, “non solo Viterbo è un set cinematografico straordinario, ma anche la Tuscia, da sempre, ha visto arrivare troupe cinematografiche dall’Italia e dal mondo. Centinaia di film sono stati girati nella provincia di Viterbo, dal ‘Vangelo secondo Matteo’ di Pier Paolo Pasolini a ‘L’Armata Brancaleone’ di Mario Monicelli. Ora qualsiasi altro luogo che nel tempo fosse stato teatro di tanti sogni, di tanto immaginario, di tanta fantasia probabilmente avrebbe usato questi doni della cultura per costruire una parte della propria immagine”. E’ quindi giunta l’ora di farlo. Il Tuscia Film Fest, rassegna da anni attiva sul territorio, ha prodotto un primo progetto, in gran parte già elaborato dal suo direttore Mauro Morucci, che è stato presentato in Comune. Una cosa apparentemente semplice: creare una cartellonistica che spieghi, piazza per piazza, quali film sono stati girati in quei luoghi. Un modo per far capire al turista che si trova in una città di cinema. Con Antonello Ricci, Davide Ghaleb e la Banda del Racconto verranno ripercorsi i momenti più significativi del cinema italiano che ha usato da sfondo Viterbo. In sei tappe. Si parte appunto domenica 17 aprile con l’”Otello” di Orson Welles (letture di Pietro Benedetti e Olindo Cicchetti, percussioni di Roberto Pecci, racconta e introduce Antonello Ricci) per arrivare al gran finale con “I Vitelloni” di Fellini. Non manca un giro della città con Otello Celetti/Alberto Sordi con il film “Il vigile” di Zampa. Forse il film più amato dai viterbesi che farà vedere la vecchia Viterbo. |
TUSCIAWEB PRESENTA 2016 VITERBO CITTÀ DEL MARE a cura di Sponsor ANCE, Enerpetroli, Unindustria, Bluègas, Saggini Costruzioni, Pistilli-Reho&Associati, FebbreA90
(*) Trattasi di calendario provvisorio, che potrebbe subire modifiche in corso d’opera
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I Cine-passeggiata Orson Welles "Sul set di Othello" IMMAGINI |
II Cine-passeggiata Pasolini "Sul set di Uccellacci e Uccellini " IMMAGINI |
Poemetto Fotografico A.Ricci - D. Ghaleb |
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Antonello Ricci (Viterbo 1961) insegna presso l’Istituto Magistrale della sua città. È dottore di ricerca in «Storia e cultura del viaggio e dell’odeporica nell’Europa moderna» presso l’Università della Tuscia. La sua tesi di dottorato è stata di recente pubblicata con il titolo: La scrittura di viaggio di Marianna Dionigi. Una archeologa e pittrice di paesaggio dai salotti della Roma napoleonica alle città della Ciociaria, Sette Città 2011. Protagonista di numerose esperienze di impegno civile (dalle inchieste per il settimanale Sotto Voce alle passeggiate-racconto nella recente battaglia per la istituzione del parco regionale Valle dell’Arcionello) è studioso interdisciplinare, poeta, performer, animatore culturale. Di formazione antropologica, ha pubblicato saggi scientifici di storia orale, antropologia della scrittura, poesia improvvisata e didattica della scrittura su riviste specializzate quali Italiano & Oltre, La Ricerca Folklorica, I Giorni Cantati, Il Mulino. Suoi articoli anche sul quotidiano Il Manifesto. Ha firmato vari libri e curatele per gli editori Vecchiarelli, Sette Città, Effigi, Stampa Alternativa. Collabora stabilmente con Davide Ghaleb editore dal 2009. Con l'editore di Vetralla ha pubblicato: il racconto metricato 1932, il copione teatrale Sottoassedio. Viterbo 1921-'22, i versicoli Sulla natura sulla battaglia, l'albo a fumetti (firmato a quattro mani con Alfonso Prota, 2010) e la fantasia poetico musicale de Il colombiano. Di adozioni & altre biologie (sempre con Prota, 2011). Nel 2013 ha pubblicato con Effigi edizioni il racconto metricato Fuori da dove. Il ritorno. I suoi interventi di critica letteraria sono raccolti in Manierismi ’900. Scritti critici, Malavoglia, Viterbo 2001. Intorno ai temi dei viaggiatori dell’immaginario, del viaggio/paesaggio e delle identità locali della Tuscia ha pubblicato in volume:Tuscia viaggio in leggìo (Viterbo, Sette Città 1998); Maremme in leggìo (Manziana, Vecchiarelli 2000); Guida di Viterbo (Città di Castello, Edimond 2001), All’ombra del campanile smisurato. Saggi su localismo e localisti (Manziana, Vecchiarelli 2004), la guida tascabile Saper vedere Viterbo (Viterbo, Sette Città 2011). Suoi contributi di studio sull’odeporica e sulla letteratura di viaggio sono presenti in numerosi atti di convegni del settore nonché su riviste quali Quaderni del ’900 e Carte di viaggio. |